Goletta dei laghi

Goletta dei Laghi 2023 sul Maggiore, i risultati dei monitoraggi sulla sponda lombarda: solo uno dei cinque punti monitorati rispetta i limiti di legge

Legambiente: “Urgente necessità di indagini e misure efficaci”

Foto campionamenti Maggiore (sponda) | Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati lombarda delle analisi | Tutte le tappe di Goletta dei Laghi 2023

Ben quattro punti su cinque risultano essere “inquinati” o “fortemente inquinati”. Solo uno dei cinque punti monitorati rispetta i limiti di legge, precisamente il canale presso la spiaggia del lido comunale a Germignaga (VA). Questo è il resoconto dei campionamenti condotti sulla sponda lombarda del Lago Maggiore dal team di tecnici e volontari della Goletta dei Laghi 2023, la campagna estiva di Legambiente per la tutela delle acque dei bacini lacustri italiani. Nel mirino, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.

“I risultati ottenuti rispecchiano quelli dello scorso anno e confermano le criticità più vote messe in evidenza. Dal 2013, infatti, i punti monitorati dalla Goletta dei Laghi spesso presentano concentrazioni di inquinanti di origine fecale che superano ampiamente i limiti stabiliti dalla normativa”, dichiara Elisa Scocchera, portavoce della Goletta dei Laghi di Legambiente. “È importante sottolineare che il nostro obiettivo non è assegnare la balneabilità o assegnare bandiere nere, bensì evidenziare i punti potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini e delle cittadine e per l’ambiente in generale. Auspichiamo che vengano avviate indagini approfondite per identificare le cause di questi superamenti dei limiti e prendere le misure necessarie per affrontare la situazione”.

“Lo scorso anno ci siamo chiesti se la siccità avesse causato un aumento della concentrazione di inquinanti alle foci dei torrenti che sfociano nel lago Maggiore”, dichiara Valentina Minazzi, vicepresidente di Legambiente Lombardia. “Tuttavia, quest’anno i risultati non sono stati differenti. Ad eccezione del prelievo di Luino, che presenta un lieve miglioramento, tutti gli altri punti critici individuati negli anni rimangono fortemente inquinati. Come sempre, sottolineiamo l’urgenza di affrontare la situazione anche in questi casi limite, che rappresentano un segnale della lunga strada che ancora dobbiamo percorrere. D’altra parte, ci sono stati sforzi concentrati da parte di diversi attori per ripulire le acque inquinate, ad esempio nel caso del lago di Varese che è tornato balneabile. Tuttavia, sembra che i risultati siano stati perseguiti non per migliorare le condizioni ambientali e la qualità della vita dei cittadini, ma piuttosto per creare un modello di fruizione balneare che non rispetta le vocazioni del territorio. Si tratta di un turismo stagionale e concentrato che, come dimostrato in altri territori, non si configura come un modello lungimirante e può portare più problemi che opportunità”.

I risultati delle analisi microbiologiche effettuate sui campioni prelevati nei giorni scorsi sono stati resi noti questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi presso la Tensostruttura dei Giardini Estensi di Varese. Hanno partecipato Valentina Minazzi, vicepresidente Legambiente Lombardia; Christian Aletti, Legambiente Lomabardia; Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente.

Nel pomeriggio alle ore 16.00, è prevista un’attività di Beach Litter presso il Lago di Varese, in località Schiranna a Varese, nell’ambito del roadshow promosso dal progetto Blue Lakes, che coinvolge attivamente i cittadini. I circoli e i volontari si impegnano come ambasciatori del progetto, promuovendo iniziative di pulizia delle spiagge come momenti utili per informare e sensibilizzare sulla problematica dell’inquinamento delle acque causato dalla presenza di plastica e microplastiche.

Il dettaglio delle analisi microbiologiche

Sono stati effettuati prelievi e analisi microbiologiche su cinque punti specifici lungo la sponda lombarda del Lago Maggiore. I risultati evidenziano che tre di questi punti sono risultati “fortemente inquinati”: il punto campionato alla foce del torrente Boesio a Laveno Mombello, quello campionato alla foce del torrente Bardello a Brebbia e quello campionato alla foce del torrente Acqua Negra a Ispra. Un altro punto, situato a Luino presso lo scarico terrazza di piazza Garibaldi, è stato classificato come “inquinato”. Entro i limiti di legge, invece, il punto campionato nel canale presso la spiaggia del lido comunale a Germignaga.

I prelievi di Goletta dei laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).

LEGENDA

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:

  • INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 1000 UFC/100ml
  • FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 2000UFC/100ml

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