Goletta Verde

Goletta Verde nelle Marche: “Sfruttiamo il potenziale del territorio per produrre energia pulita, stop al gas fossile e climalterante”

Nella regione marchigiana le energie rinnovabili coprono solo il 28,4% del fabbisogno energetico, al di sotto della media nazionale  

Legambiente: “Eolico, solare, fotovoltaico e bioenergia: in attesa di valutazione 7 progetti, 28 richieste di Terna tra cui una pratica per l’eolico off-shore. Le Marche potrebbero raggiungere la transizione energetica entro il 2035 grazie alle tecnologie pulite ed invece si guarda al passato con il trattamento di idrocarburi e la realizzazione della Dorsale Adriatica di SNAM” 

Questa mattina flash mob dei volontari e delle volontarie di Goletta Verde sulla spiaggia Sassonia di Fano per promuovere la diffusione delle rinnovabili e sensibilizzare i bagnanti sull’eolico off-shore 

              Domani 3 agosto Conferenza stampa di presentazione dei dati di monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste marchigiane. Ore 11:30, presso Sala Ipogea Mediateca Montanari, Piazza Pier Maria Amiani, Fano 

 

Un potenziale inespresso. Potrebbe essere questa la sintesi sul fronte della produzione di energia da fonti rinnovabili nelle Marche. Solare, idroelettrico, eolico e bioenergia non solo darebbero al territorio marchigiano la svolta verso la decarbonizzazione del settore energetico ma porterebbero anche innovazione, sviluppo e nuovi posti di lavoro. Ed, invece, ben 7 progetti sono in attesa di valutazione statale a cui aggiungere le 28 richieste di connessione a Terna per 2,77 GW, di cui una pratica per l’installazione di un impianto eolico off-shore e 10 per l’eolico on-shore  per una potenza complessiva di 1,46 GW. Sarà questo il focus dell’incontro, organizzato nell’ambito della campagna Goletta Verde di Legambiente, che si terrà oggi pomeriggio a Fano (PU) presso la Pinacoteca San Domenico a via Arco D’Augusto. “La transizione energetica che serve alle Marche”, per promuovere le buone pratiche ambientali da mettere in campo per una corretta transizione energetica: dai grandi impianti alle piccole comunità energetiche.

 

Questa mattina i volontari e le volontarie di Goletta Verde al grido di “il panorama non cambia, il futuro sì” hanno dato vita ad un flash-mob sulla spiaggia Sassonia di Fano per poi fare alcune interviste sul tema delle energie rinnovabili e sensibilizzare i bagnanti sull’eolico off-shore promuovendo i benefici che deriverebbero dall’installazione di questa tecnologia.  

 

La situazione delle Marche è la cartina tornasole dell’intero Paese: da una parte, una grande opportunità di guardare al futuro sfruttando aree costiere e forza del vento nell’eolico off-shore per produrre energia da fonti rinnovabili, dall’altra, un continuo sguardo rivolto al passato ovvero alle fonti fossili. Al largo delle coste delle Marche insistono, infatti, impianti di trattamento di idrocarburi e ancora altri ne potrebbero sorgere: attualmente sono al vaglio richieste per autorizzazioni ad attività di stoccaggio di idrocarburi che occuperebbero ben 900 kmq. I numeri della produzione di energia elettrica nelle Marche, però, fanno ben sperare. Basti pensare che nel 2022 il territorio marchigiano ha prodotto in house 2.328,3 GWh di energia elettrica e la maggioranza, 1970,5 GWh ovvero l’84,6%, è arrivata da fonti rinnovabili. Protagonista assoluto nella produzione regionale delle Marche è il solare fotovoltaico (1.432,5 GWh).   

I dati relativi alla copertura del fabbisogno di energia elettrica.

Nelle Marche solo il 28,4% dei consumi elettrici viene sostenuto da energie rinnovabili, un dato al di sotto della media nazionale. Per raggiungere la completa decarbonizzazione e soddisfare il fabbisogno energetico regionale, stando ai consumi del 2021, le Marche dovrebbero riuscire a coprire almeno 5000 GWh/a.

“Quindi le Marche non sono nemmeno a metà dell’opera, è assolutamente necessario cambiare marcia e lasciare spazio alle tecnologie pulite mettendoci definitivamente alle spalle le fonti fossili. Viviamo una situazione paradossale nelle Marche perché da una parte le fonti rinnovabili coprono solo il 28,4% dei consumi elettrici, una percentuale più bassa della media nazionale ma, dall’altra, sotto il punto di vista della produzione energetica interna alle Marche le rinnovabili, in particolare il solare fotovoltaico, la fanno da padrona mentre le altre fonti risultano molto limitate in termini di produzione, come per l’energia eolica, quasi trascurabile, che contribuisce per appena lo 0,5% del fabbisogno energetico regionale”, il monito di Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche.

 

“Anche la Regione Marche può e deve fare di più per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – spiega Katiuscia Eroe, responsabile Energia di LegambienteIl 28,4% di copertura dei consumi elettrici da fonti rinnovabili è una percentuale insoddisfacente non solo di fronte alle opportunità di sviluppo, ma anche e soprattutto di fronte ai pericoli che rischiano di compromettere il futuro della Regione, come quello rappresentato dalla Dorsale Adriatica, un’opera tanto faraonica quanto inutile che condannerà territori e Paese alla preistoria!” 

 

Il punto sul gas fossile nelle Marche. Un ruolo, quello  della Regione Marche, da non sottovalutare, basti pensare, infatti, che nel 2022, su terraferma, sono stati prodotti 5.399.955 smc di gas fossile, mentre nella Zona B, ovvero la porzione di mare che si trova di fronte alla costa marchigiana e che comprende anche quella abruzzese sono stati prodotti 564.189.004 smc di gas fossile, 205.650.890 kg di olio greggio.

Sebbene, rispetto ai dati nazionali la produzione di gas fossile nelle Marche su terra non supera lo 0,15% del totale, la produzione nella Zona B è invece pari al 16,5% del totale nazionale. Numeri che a causa delle 3 istanze presentate per nuove attività di ricerca e stoccaggio di idrocarburi rischiano di aumentare, infatti, se approvate, andrebbero ad interessare una superficie di circa 900 kmq.  Sul fronte dei trasporti, insieme ad altre regioni, la principale infrastruttura da tenere in considerazione è il progetto di Dorsale Adriatica SNAM, un mega gasdotto che collegherà Puglia ed Emilia-Romagna per trasformare l’Italia nell’hub delle importazioni di gas verso l’Europa. 

 

 

Giovedì 3 agosto, Fano 

Ore 11:30, presso Sala Ipogea Mediateca Montanari, Piazza Pier Maria Amiani, Fano

Conferenza stampa di presentazione dei dati dei monitoraggi di Goletta Verde lungo le coste marchigiane 

Intervengono 

Stefano Raimondi, Portavoce Goletta Verde e Coordinatore Aree Protette e Biodiversità Legambiente
Mariagiulia Lucchetti, Ufficio Scientifico Legambiente Marche
Cora Fattori, Assessore Ambiente Comune di Fano: presentazione dati sulla balneazione di Fano
Alessia Merlo, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Est

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