
Tutti promossi i sei laghi veneti monitorati da Legambiente
In Veneto, la ventesima edizione della campagna Goletta dei Laghi di Legambiente ha confermato che tutti i 13 punti monitorati in sei laghi regionali, tra cui anche il lago di Santa Croce e il lago del Mis, rispettano i limiti di legge. Proprio questi due laghi hanno ottenuto le prestigiose “5 Vele” di Legambiente e Touring Club Italiano. Monitorati anche il lago di Garda (sponda veronese) e tre nuovi bacini: il lago del Corlo, il lago di Centro Cadore (Belluno) e i laghi di Revine (Treviso).
Tutti promossi i laghi veneti: i 13 punti monitorati in 6 laghi regionali sono risultati entro i limiti di legge. È questo il dato più rilevante emerso dalla tappa veneta della Goletta dei Laghi di Legambiente, la storica campagna nazionale, giunta alla ventesima edizione, dedicata al monitoraggio dello stato di salute dei principali bacini lacustri italiani.
Quest’anno, in Veneto, Legambiente ha ampliato il raggio dei controlli microbiologici, includendo nuovi specchi d’acqua nella rete di monitoraggio regionale: oltre ai laghi di Santa Croce e Mis (entrambi in provincia di Belluno) e alla sponda veronese del Garda, già oggetto di analisi negli anni passati, i volontari e le volontarie dell’associazione hanno campionato per la prima volta anche alcuni punti nei laghi del Corlo e di Centro Cadore (ancora nel Bellunese) e nei laghi di Revine, in provincia di Treviso.
Particolarmente significativo è il miglioramento registrato in tre punti della sponda veronese del Lago di Garda: le foci dei torrenti Marra e Bosca nel comune di Lazise, e quella del torrente Rielo a Peschiera del Garda, che lo scorso anno erano risultate fortemente inquinate, quest’anno non mostrano criticità, evidenziando un miglioramento della qualità delle acque.
Il dettaglio dei dati è stato presentato a Farra d’Alpago, nella frazione del comune di Alpago (Belluno), presso la sede del Centro Ittiogenico situato alla Baia delle Sirene, sul lago di Santa Croce. In occasione dell’incontro, Legambiente e il Touring Club Italiano hanno conferito ai comuni lacustri di Sospirolo – per il lago del Mis – e Alpago – per il lago di Santa Croce – il riconoscimento delle 5 Vele, premiando l’impegno dimostrato nella tutela della qualità ambientale e nello sviluppo di un’offerta turistica sostenibile.
Emilio Bianco, portavoce nazionale della Goletta dei Laghi: “I risultati dei monitoraggi veneti, in particolare i miglioramenti riscontrati sulla sponda veronese del Garda, raccontano il senso della campagna: individuare e rendere visibili le criticità affinché si attivino le azioni necessarie a risolverle e si possa garantire ai residenti e ai visitatori di questi splendidi luoghi naturalistici un ambiente lacustre sano, accessibile e in grado di preservare l’equilibrio ecologico. I risultati positivi di tutti i punti campionati lungo la sponda veneta del maggior lago italiano sono un segnale importante, a maggior ragione trattandosi di una delle zone a più alta vocazione turistica del Paese. I controlli di Legambiente ovviamente continueranno, non bisogna mai abbassare la guardia perché vivere in un ambiente pulito e sano è un diritto per ciascuno di noi”.
“I laghi di montagna veneti, alcuni dei quali sono stati monitorati nell’ambito della campagna Goletta dei Laghi, sono ecosistemi fragili ma strategici per il futuro dei territori montani. Per contrastare gli effetti del cambiamento climatico servono azioni in grado di coniugare la tutela ambientale, l’adattamento e lo sviluppo sostenibile – dichiara Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – In questo contesto, i Laghi del Mis e di Santa Croce che oggi premiamo insieme al Touring Club Italiano con le 5 Vele rappresentano un esempio virtuoso per l’intera regione, perché sono modelli di turismo lacustre che uniscono valorizzazione del paesaggio, qualità ambientale e rispetto delle tradizioni locali. Grazie all’impegno delle amministrazioni comunali di Alpago e Sospirolo, insieme all’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, queste località dimostrano come sia possibile costruire un futuro basato su turismo consapevole, gestione sostenibile del territorio e salvaguardia delle risorse naturali. Le portiamo all’attenzione perché esperienze come queste mostrano che contrastare la crisi climatica non significa rinunciare allo sviluppo, bensì ripensarlo con lungimiranza e responsabilità”.
Nel dettaglio, sul lago di Santa Croce, i volontari e le volontarie di Legambiente hanno prelevato campioni d’acqua presso l’area kyte surf in località Farra d’Alpago e lo scivolo barche in zona Poiatte, entrambi ricadenti nel comune di Alpago. A Sospirolo, in località Valle del Mis, è stata campionata l’area di sosta del lago del Mis, mentre per il lago di Corlo Legambiente ha effettuato i suoi monitoraggi presso la rimessa delle barche nel comune di Arsiè. La spiaggia di Miralago, nel comune di Pieve di Cadore, è il punto campionato per il lago artificiale di Centro Cadore, per i laghi di Revine invece, sono stati monitorati due punti: l’area verde Revine Lago nell’omonimo comune in località Santa Maria e il punto dedicato al noleggio dei pedalò.
Sulla sponda veronese del lago di Garda sono stati monitorati sei punti. Tre di questi – la foce del torrente Gusa nel comune di Garda, la foce del torrente San Severo a Bardolino e la foce del Rio Dugale dei Ronchi – sono risultati entro i limiti, confermando l’andamento positivo già rilevato nei monitoraggi degli anni 2024, 2023 e 2022.
Più altalenante la situazione delle altre tre foci, con dati variabili nel tempo: si tratta dei torrenti Marra e Bosca, a Lazise, e del torrente Rielo, a Peschiera del Garda. La foce del torrente Marra è risultata entro i limiti nel 2025, 2023 e 2022, ma era stata classificata come inquinata nel 2021 e fortemente inquinata nel 2024.
La foce del torrente Rielo è risultata conforme nel 2025, 2023, 2022 e 2019, ma nel 2024 era stata giudicata fortemente inquinata. Infine, la foce del torrente Bosca è risultata entro i limiti nel 2025, 2023 e 2022, ma fortemente inquinata nel 2024 e nel 2021.