Goletta Verde, il veliero incontra la “sorella maggiore” Catholica
Tappa in Veneto per Goletta Verde che oggi arriva nel Parco del Delta del Po
presso il porto di Albarella (Rovigo)
Incontro storico oggi in mare tra Goletta Verde e la “sorella maggiore” Catholica:
i due storici velieri di Legambiente da sempre in prima linea per la difesa
di mare, coste e biodiversità hanno ribadito la loro mission e anche il loro no
a nuove trivellazioni sulle coste venete esponendo lo striscione “No trivelle”
Oggi a bordo delle due “Golette” i laboratori di educazione ambientale
con la partecipazione di 100 bambini e bambine
Una giornata importante anche per festeggiare la Catholica che, dopo 3 anni di restauro,
dallo scorso marzo è di nuovo operativa per fare educazione ambientale,
La tappa in Veneto di Goletta Verde si apre oggi con un incontro emozionante e storico. Il veliero di Goletta Verde, l’Oloferne, ha incontrato e salutato in mare questa mattina, ad Albarella (Rovigo) nel Parco del Delta del Po, la “sorella maggiore” Catholica, l’imbarcazione che dal 1993 è stata la prima Goletta Verde a solcare il Mar Mediterraneo insieme all’associazione ambientalista, per tutelare mare e coste e dopo 25 anni di onorato servizio ha ceduto il passo proprio a Oloferne. Le due imbarcazioni, oltre a salutarsi, hanno ribadito la loro mission in difesa del mare e dell’ambiente e anche il loro no a nuove trivellazioni che minacciano soprattutto il territorio del Delta, esponendo lo striscione “No trivelle”.
La stessa Catholica insegna che l’amore e la difesa del mare non conoscono né tempo né età. Dopo tre anni di restauro ad opera delle maestranze locali, grazie al contributo di Fondazione Cariparo e Regione Veneto, la Catholica è tornata di nuovo operativa con una doppia attività, grazie alla Fondazione Go L.A.B., ospitando laboratori di educazione ambientale – ormeggiata al porto di Albarella (Rovigo) – mentre, in navigazione, sostiene l’attività di ricerca scientifica del CERT – Cetacean strandings Emergency Response Team dell’Università di Padova. Il ritorno di questo veliero è stato possibile anche grazie al contributo dei soci della fondazione: Legambiente, Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, Regione Veneto, Fondazione Cariparo e Università degli Studi di Padova.
“L’incontro, non solo simbolico, di oggi tra le due storiche golette durante la tappa veneta della campagna Goletta Verde è l’occasione per riaffermare l’impegno che Legambiente da più di 40 anni porta avanti per la tutela del mare e delle coste italiane – dichiara Giulia Bacchiega, vicepresidente Legambiente Veneto. Anche in Veneto, nel corso degli anni, Goletta Verde ha denunciato e ha contribuito a fermare abusi e scempi che hanno minacciato il territorio, dall’inquinamento industriale di Porto Marghera all’ex centrale Enel di Porto Tolle a quella più recente contro plastiche e microplastiche. Oggi, in questo territorio, una delle aree umide più importanti d’Europa e Riserva di Biosfera MaB UNESCO, ci troviamo a dover fronteggiare i gravi effetti dei cambiamenti climatici come, per esempio, la risalita del cuneo salino e l’aumento delle temperature dell’acqua che causano gravi danni all’ecosistema e alla biodiversità di quest’area. Un territorio fragile quello del Delta, ulteriormente minacciato da nuove trivellazioni per l’estrazione di gas metano che nulla hanno a che vedere con la transizione ecologica”.
“È un giorno carico di emozione per tutta la nostra associazione, ci riempie il cuore di gioia rivedere insieme i due simboli della campagna Goletta Verde, la più longeva e importante per Legambiente. Catholica e Oloferne, l’una accanto all’altra, sono l’emblema della costanza e della perseveranza di Legambiente che da più di quarant’anni si batte a difesa della tutela dell’ambiente”, il commento di Martina Palmisano, portavoce di Goletta Verde.
Abbiamo deciso di “imbarcarci” in questa iniziativa molto complessa dando impulso alla costituzione della Fondazione Goletta L.A.B. che coinvolge la Regione Veneto, l’Ente Parco del Delta del Po, l’Università di Padova e Legambiente e oggi il nostro impegno trova compimento. Salutiamo con un po’ di emozione questo gemellaggio tra Catholica e Goletta Verde, due imbarcazioni che sono patrimonio storico della marineria italiana e che in modo complementare rappresentano l’impegno verso l’ambiente e la necessità di sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni, il commento di Roberto Saro, Segretario Generale Fondazione Cariparo
“La Goletta rappresenta tutte le battaglie che sono state fatte per la difesa dell’ambiente. Queste due “vecchie signore”, una ormeggiata vicina all’altra qui nel Delta del Po ci aiutano a trasmettere un messaggio importante: oggi la difesa dell’ambiente è un valore condiviso, prima non lo era, ma ora c’è una consapevolezza diffusa che ritroviamo anche nei bilanci delle società, nei programmi degli Enti istituzionali. La prospettiva di Goletta LAB, con Catholica, é quella di svolgere un lavoro rivolto soprattutto ai giovani come laboratorio galleggiante, ma anche di monitoraggio con il contributo dell’Università di Padova, in continuità con quella che è stata la precedente missione di Goletta Verde”, dichiara Giuseppe Toffoli, Presidente Fondazione GOLETTA L.A.B.
La storia della Goletta Catholica. La Goletta Catholica, che deve il nome alla città d’origine dei suoi armatori, è stata realizzata nel 1936. Nata come barca da lavoro, poi divenuta peschereccio, durante la II Guerra Mondiale viene sequestrata dai Tedeschi che la utilizzano per il trasporto di munizioni sulle coste jugoslave, per poi abbandonarla. Rintracciata e ricondotta in Italia, nel 1990 Catholica va in disarmo e viene portata a Rimini per la demolizione. Qui però viene acquistata e ristrutturata grazie a un progetto sociale per il recupero di tossicodipendenti. Rilevata infine da Legambiente, l’imbarcazione continua l’impegno nel terzo settore e dal 1993 è protagonista delle campagne estive di Goletta Verde dell’associazione ambientalista. Lo scafo di legno di quercia, gli alberi di douglass e le vele conferiscono a Catholica un aspetto affascinante. Le grandi dimensioni – 24 metri di lunghezza, 5 metri di larghezza e una velatura di 233 metri quadrati – la rendono imponente.