Goletta Verde

Goletta Verde rilancia oggi da Messina, insieme al comitato promotore,  la candidatura dell’area dello Stretto a Patrimonio dell’Umanità

Salviamo la bellezza dello Stretto – Patrimonio dell’umanità 

L’area va tutelata e preservata per la sua bellezza e unicità paesaggistica,

geologica e geomorfologica. No al Ponte sullo Stretto, un’opera inutile e dal forte impatto paesaggistico e ambientale

 

Legambiente: “Si inserisca l’area dello Stretto di Messina nella cosiddetta tentative list, primo step da compiere. Appello al Governo, al Ministero dell’ambiente e della Cultura affinché ascolti l’istanza del comitato promotore”.

 Salviamo la bellezza dello Stretto di Messina – Patrimonio dell’umanità. Questo l’appello che Goletta Verde invia oggi da Messina rilanciando la candidatura dell’area a Patrimonio dell’Umanità insieme al comitato promotore, composto oltre 200 persone tra cittadini, amministratori, uomini e donne del mondo della cultura e dell’Università, liberi professionisti, associazioni culturali e ambientali, uniti più che mai in questa mission. Primo obiettivo l’inserimento dell’area dello Stretto di Messina nella cosiddetta tentative list, la lista che depositano i governi dei paesi aderenti all’Unesco da cui attingono per avanzare la candidatura. Questo rappresenta il primo step da compiere, ma per inserire lo stretto di Messina in questa lista c’è bisogno di un atto del governo italiano che Goletta Verde e il comitato promotore oggi risollecitano di nuovo.

Per Goletta Verde e il comitato promotore lo Stretto di Messina deve essere tra questi. Una richiesta che oggi, in occasione della tappa conclusiva di Goletta Verde in Sicilia, Legambiente e il comitato promotore chiedono a gran voce sottolineando la bellezza e unicità paesaggistica, geologica e geomorfologica dell’area e lanciando, al tempo stesso, anche un appello al Ministero dell’ambiente (MASE) e al Ministero della Cultura (MIC), a cui spetta l’ultima parola nell’iter della World Heritage List dell’Unesco, affinché ascoltino e prendano in considerazione l’istanza che arriva dai territori. Forte e deciso anche il No al Ponte sullo Stretto di Messina, su cui Goletta Verde oggi è tornata sul tema, esponendo sull’imbarcazione in navigazione lungo il tratto di costa tra Sicilia e Calabria, lo striscione “No Ponte”.

“La convenzione Unesco del 1972 stabilisce che beni culturali e naturali, siti in varie parti del mondo e d’importanza universale, debbano essere conservati quali Patrimonio di tutta l’Umanità. Lo Stretto di Messina – dichiara Gianfranco Zanna, responsabile beni culturali di Legambiente – deve essere tra questi. Dopo l’appello lanciato nei mesi scorsi, e sottoscritto da oltre 5mila cittadini, ora è nato anche un comitato promotore che abbiamo presentato oggi in occasione della tappa di Goletta Verde in Sicilia, a Messina, per provare ad accelerare l’iter e incalzare il Governo. Già in passato c’è stato un tentativo di candidare lo stretto di Messina a Patrimonio dell’Umanità, ma non andò a buon fine. Noi però ci crediamo fortemente e il nostro auspicio è che si riesca ad inserire lo Stretto di Messina nella World Heritage List dell’Unesco”.

Obiettivi e impegni del comitato promotore, ma anche la bellezza paesaggistica dello stretto di Messina sono stati al centro della conferenza stampa di questa mattina “Salviamo la bellezza dello Stretto – Patrimonio dell’umanità” organizzata nella città sicula dove Goletta Verde ha fatto tappa dal 18 al 20 luglio. All’iniziativa hanno partecipato Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, Alice De Marco, portavoce Goletta Verde, Roberto Scacchi, responsabile mobilità Legambiente, Fabio Granata, già assessore regionale dei Beni Culturali, Marcello Mento, giornalista del Comitato Unesco, Daniele Tranchida, già assessore regionale al turismo, Marcello Mento, giornalista del Comitato Unesco, Federico Basile, sindaco di Messina, Gianfranco Zanna, responsabile nazionale Beni Culturali Legambiente.

NO AL PONTE – Oggi Goletta Verde è tornata anche a ribadire anche il suo No al Ponte. Un’opera inutile, dal forte impatto paesaggistico e ambientale, e dal conto salato, la cui spesa complessiva autorizzata è di 11,63 miliardi di euro, suddivisi in 9 anni. Per la 13esima volta Goletta Verde torna ad occuparsi della questione “Ponte Stretto Messina”. Il costante ritorno su questo tema testimonia, purtroppo, come l’attenzione di parte della politica del Paese sia concentrata su questa insensata opera. Per l’associazione ambientalista le opere prioritarie da realizzare sono altre a partire dal rendere più civile il trasporto su ferro nel Mezzogiorno, grande dimenticato, dove le corse dei treni regionali e l’età media dei convogli sono ancora distanti dai livelli del resto d’Italia.

RITARDI NEL SUD ITALIA: A preoccupare è soprattutto il collegamento, lento e poco dignitoso, in Calabria e Sicilia. Oggi per andare da Trapani a Ragusa ci si impiegano 13 ore, cambiando 3 treni regionali. Un fatto vergognoso, che Legambiente denuncia da anni anche nel suo report Pendolaria, su cui occorre lavorare per migliorare il collegamento nelle e tra le due regioni. Solo per dare un dato, attualmente in Calabria il 70% dei km ferroviari è a binario unico, in Sicilia l’85%. Al tempo stesso, come ribadisce da anni l’associazione ambientalista, bisogna puntare su elettrificazione e collegamenti più veloci via terra, migliorare il trasporto via nave con l’acquisto dei traghetti Ro-Ro (Roll-on/Roll-off) e convertire le flotte attuali in traghetti elettrici.

“Dopo il blitz dello scorso anno – commentano Roberto Scacchi, responsabile mobilità Legambiente e Tommaso Castronovo, presidente Legambiente Sicilia – torniamo nuovamente in azione per ribadire il nostro no al Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera inutile e faraonica. Non ci stancheremo mai di ripetere che le priorità sono e devono essere altre, ossia il tema dei pendolari e del trasporto su ferro che deve essere potenziato soprattutto al Sud Italia. Dedichiamo questo blitz al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che continua a dimostrarsi sordo e cieco di fronte ai ritardi e alle difficoltà del Mezzogiorno e al quale chiediamo di dare risposte concrete, perché anche il Sud e le Isole hanno diritto ad avere un trasporto su ferro più veloce, frequente, puntuale e con treni nuovi. Ma al tempo stesso solcando con Goletta Verde il tratto di mare che collega Sicilia e Calabria vogliamo anche ricordare l’enorme bellezza paesaggistica di questa area che deve essere assolutamente tutelata, per questo oggi abbiamo rilanciato la candidatura dell’area a Patrimonio dell’Umanità”

 

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