Goletta dei Laghi fa tappa in Molise: emergenza idrica, l’SOS per la diga di Arcichiaro e non solo
Goletta dei Laghi fa tappa in Molise
In Molise è emergenza idrica: dall’assenza di piogge dei mesi scorsi al razionamento dell’acqua in alcuni Comuni, dalle difficoltà di reperimento
della risorsa per allevatori e agricoltori ai bassi livelli d’acqua nel lago artificiale di Arcichiaro
L’appello di Legambiente: “Necessari interventi infrastrutturali urgenti delle autorità per scongiurare in futuro nuove crisi idriche e il rischio che questi preziosi ecosistemi scompaiano del tutto”
Non solo la Sicilia. La siccità colpisce anche il Molise ed il Matese, territori tradizionalmente ricchi di acqua. Lo ribadisce oggi la Goletta dei Laghi di Legambiente che ha fatto tappa, simbolicamente, presso il lago artificiale della diga di Arcichiaro, nel Comune di Guardiaregia (CB), per denunciare lo stato di sofferenza idrica che attanaglia non solo l’invaso, ma l’intero territorio molisano.
Già nel 2019, durante una precedente edizione della Goletta dei Laghi, Legambiente aveva lanciato l’allarme attraverso il dossier “Arcichiaro quale futuro?”, denunciando le criticità del lago e sollecitando interventi urgenti e programmati. Ma le criticità non sono solo quelle ormai note dell’invaso. Se da una parte la prolungata siccità ha, infatti, causato una riduzione della disponibilità delle acque, dall’altra non sono da meno le inefficienze di gestione della risorsa a tutti i livelli e per tutti gli usi, le opere incompiute e i ritardi cronici nell’ammodernamento delle infrastrutture idriche necessarie su scala regionale.
“Siamo qui oggi per lanciare un SOS non solo per la diga di Arcichiaro”, dichiara Giorgio Arcolesse, direttore Legambiente Molise – Sono necessari una serie di interventi urgenti da parte delle autorità per scongiurare che il rischio di desertificazione metta a rischio gli ecosistemi e le attività produttive della regione. I bassi livelli d’acqua nel bacino artificiale, oltre ai lavori di miglioramento della tenuta in fondazione e agli interventi minori di ripristino funzionale dell’invaso, è la testimonianza tangibile degli impatti della crisi climatica anche su territori montani come il Matese, solitamente resilienti a tali fenomeni. E soprattutto di come siamo in ritardo nel predisporre le giuste contromisure per adattarci agli eventi climatici estremi sempre più frequenti, compromettendo le prospettive di utilizzo per la produzione di energia, la riserva di acqua potabile e la conservazione della biodiversità”.
La Traversata del Matese. In occasione della tappa molisana della Goletta dei Laghi, oggi Legambiente ha organizzato un’escursione lungo l’itinerario che porta da Guardiaregia a Campochiaro, nel massiccio del Matese. L’obiettivo? Documentare con foto e video lo stato del territorio, ormai stremato dalla siccità. L’iniziativa vuole anche riaccendere i riflettori sull’urgente necessità di istituire il Parco Nazionale del Matese, un’opera di vitale importanza per la tutela di questa vasta zona che “divide e unisce” Molise e Campania.
“Il Matese è un importante ecosistema montuoso e uno dei principali bacini idrografici dell’Appennino meridionale. Un’area di grande importanza per la tutela della biodiversità e, in virtù dei molteplici servizi ecosistemici che offre alla collettività, fondamentale per frenare la crisi climatica”, dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente. “Tuttavia, le risorse naturali e quelle idriche del massiccio del Matese sono gestite in maniera inadeguata e, alla luce della attuale crisi e siccità, serve maggiore attenzione e tutela. Perciò rinnoviamo con forza l’appello a tutti gli Enti coinvolti, affinché completino con urgenza l’iter istitutivo del Parco Nazionale del Matese. La sua istituzione non è più un’opzione rinviabile, bensì un’urgenza improrogabile per la tutela di questo territorio meraviglioso e per garantire una gestione adeguata delle risorse e dell’acqua in particolare”.