Area Marina Protetta di Maratea: riaperto il dialogo tra il Comune e il MASE per accelerare l’iter istitutivo
Un anno fa l’appello lanciato da Goletta Verde per chiedere di avviare
entro il 2024 il “cantiere Maratea Area marina protetta”, oggi la prima pietra “simbolica” frutto di un prezioso lavoro tra territorio, associazioni e comunità locali. Riattivato il dialogo tra il Comune e il MASE per accelerare l’iter istitutivo fermo da 5 anni,
dell’area marina protetta
Legambiente: “Un segnale importante per il futuro di questo territorio, per la tutela della biodiversità e il contrasto alla crisi climatica che avanza”
Goletta Verde di Legambiente torna in Basilicata a Maratea. Una tappa importante, quella in programma oggi e domani 16 e 17 luglio, che si apre con la prima “pietra simbolica” del “cantiere Maratea area marina protetta” che prende piano piano forma proprio nel 2024, dando così concretezza all’appello che Legambiente aveva lanciato un anno fa dalla città lucana. La scorsa estate, l’associazione ambientalista aveva chiesto insieme a Goletta Verde un impegno serio e concreto entro il 2024 per la realizzazione del cantiere Maratea area marina protetta, attraverso una maggiore sinergia e collaborazione tra istituzioni, comunità locali e realtà territoriali. Un appello che non è passato inosservato visto che è stato finalmente riattivato il dialogo da parte del Comune e del MASE per accelerare l’iter istitutivo dell’Area marina protetta fermo da ben 5 anni fa, compiendo un primo importante passo avanti verso la realizzazione di un progetto in stallo da troppo anni tra inspiegabili ritardi e lungaggini burocratiche. Il prossimo passo sarà il coinvolgimento delle comunità locali in un percorso di audit e consultazione pubblica.
Della realizzazione dell’area marina protetta in questione se ne parla dagli anni ‘90, ma in questi 26 anni non è stato fatto quasi nulla. Dagli anni ‘90 Legambiente fa pressing riportando di volta in volta il tema in primo piano, da ultimo anche il blitz organizzato a fine maggio in mare, in occasione del Natura Day e della settimana europea dei parchi, per ribadire l’urgenza del “30% di aree protette in più entro il 2030, per tutela la biodiversità”, come stabilito dalla Strategia Europea e Nazionale per la Biodiversità. Solo ad inizio del 2024 le cose sono cominciate a cambiare.
In questi mesi ha preso avvio un grande lavoro di squadra e di collaborazione che si preannuncia essere – sottolinea l’associazione ambientalista – di buon auspicio per il futuro del territorio, ma anche per la conservazione della natura e per contrastare al tempo stesso la crisi climatica. E da Maratea l’associazione ambientalista sottolinea che la chiave vincente da mettere in campo da qui ai prossimi anni sarà quella di fare sempre più rete, coinvolgendo gli altri comuni del Golfo di Policastro e della Costa del Cilento, in un percorso unitario e condiviso per tutelare in maniera integrata il mare e la costa. Serve una strategia che metta insieme le varie realtà territoriali anche per centrare gli obiettivi europei su biodiversità e cambiamenti climatici, e dia un contributo concreto a tutelare entro il 2030 Il 30% di mare è di terra.
Di questi temi e di quanto si è fatto in questi primi mesi del 2024 si parlerà questa sera nell’incontro dal titolo “AMP Costa di Maratea: gestione del capitale naturale e opportunità di sviluppo” in programma alle ore 18.00, presso il porto turistico di Maratea. All’incontro interverranno: Antonio Nicoletti, Responsabile Aree Protette Legambiente e portavoce Goletta Verde, Antonio Lanorte, presidente di Legambiente Basilicata, Cesare Albanese, Sindaco di Maratea e Giuseppe Ricciardi, Legambiente Maratea,
“Siamo convinti, come sottolineiamo da anni, – spiega Antonio Nicoletti, portavoce di Goletta Verde e responsabile nazionale aree protette di Legambiente – che Maratea possa diventare un simbolo e un’eccellenza per promuovere la transizione ecologica e accelerare il raggiungimento dell’obiettivo 30% del nostro Paese. Il prezioso lavoro fatto in questi mesi va nella giusta direzione, ora non bisogna perdere l’obiettivo finale. Bisogna fare sempre più rete per far sì che si arrivi al taglio del nastro ufficiale dell’area marina Protetta”.
“Riteniamo che sia giunto il momento di dare risposte ai cittadini, a partire dai risultati che hanno prodotto gli studi effettuati da ISPRA per la definizione della proposta di perimetrazione e zonizzazione dell’area protetta. Per completare l’iter istitutivo – commenta Antonio Lanorte, presidente di Legambiente Basilicata – chiediamo che Regione Basilicata e Comune di Maratea siano protagonisti e interpreti positivi di questa fase storica affinché l’Area Marina Protetta “Costa di Maratea” possa in tempi rapidi diventare concretamente un punto di forza per le politiche di tutela dell’ecosistema”.
Focus biodiversità: Legambiente ricorda che questa è un’area ricca di flora e fauna e i 3 nidi di Caretta caretta già presenti nel territorio lucano ne sono una testimonianza. Inoltre, per quanto riguarda la flora, nei pressi di Marina di Maratea è presente una stazione puntiforme (l’unica per la Basilicata) di un importante endemismo raro e protetto delle coste tirreniche, la primula di Palinuro (Primula palinuri), che forma piccole colonie abbarbicate lungo le falesie calcaree nonché unica primula oggi a crescere in ambiente non montano. È anche una delle 29 specie target del progetto Life Seedforce, cofinanziato dall’UE tramite lo strumento finanziario LIFE, che vede un ampio partenariato comprendente anche Legambiente e con capofila il MUSE di Trento.
Non distante, il bosco de Illicini, formato da caratteristici lecci Quercus ilex che, sebbene rappresentino la componente principale della tipica vegetazione locale, qui per effetto della salsedine e dei fattori limitanti rimangono in miniatura. Tra gli habitat di pregio, anche a mare, di interesse comunitario ci sono: praterie di posidonia, grotte marine sommerse e semisommerse, scogliere con vegetazione delle coste mediterranee, pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica (cioè vegetazione rupicola; le casmofite sono tutte quelle piante rupestri che vivono nelle fessure o nei crepacci delle rocce), matorral arborescenti di ginepro (matorral sono formazioni di arbusti sempreverdi assimilabili alla macchia e alla gariga mediterranee).
Tra le specie di interesse comunitario i sono anche diversi uccelli come l’upupa, barbagianni, capinera, gufo reale, picchio verde, assiolo, nibbio reale, gheppio, falco pellegrino, picchio rosso maggiore e minore, poiana, rampichino, cinciallegra, codirosso spazzacamino, regolo, scricciolo e molti altri.
Prossimo evento Goletta Verrde a Maratea: domani mercoledì 17 luglio ore 10.30 al Porto turistico di Maratea la conferenza stampa di presentazione dei dati del monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste della Basilicata. Per accreditarsi inviare e-mail a golettaverde@legambiente.it