Bandiera nera alla Regione Liguria per la mancata istituzione del Parco Nazionale di Portofino
Goletta Verde di Legambiente, in occasione della navigazione verso Camogli, partecipa al presidio “Insieme per il Parco Nazionale di Portofino”, in collaborazione con il Coordinamento per il Parco Nazionale e Fridays for Future.
Le aree protette rappresentano lo strumento più adeguato per tutelare la biodiversità, prevenire problemi di salute pubblica e promuovere stili di vita sostenibili. Senza contare i loro potenziali come attrattori turistici, opportunità di crescita e sviluppo sostenibile per le comunità. La strategia europea per la tutela della biodiversità ci chiede, entro il 2030, di istituire almeno il 30% di territorio e di mare protetti. Nel nostro Paese attualmente le aree protette terrestri sono solo l’11% e quelle marine il 5%. Grande è la lista delle aree protette in attesa di essere istituite, tra le più recenti (2017) anche quella nazionale di Portofino.
“Assegniamo la bandiera nera alla Regione Liguria per la mancata istituzione del Parco Nazionale di Portofino e le politiche condotte nei confronti dei parchi regionali e le aree protette. Per non aver ritirato il permesso alla ricerca di titanio nel comprensorio del Beigua e non aver ampliato i confini dell’area protetta al Comune di Urbe. Per aver depotenziato gli Enti parco sottraendo il personale distaccato dalle dipendenze dirette dei parchi alla Regione. Per i continui tentativi di modifica della disciplina quadro dei parchi regionali indirizzati ad indebolire il sistema delle aree protette anziché rafforzare la tutela del territorio e della biodiversità” dichiara Santo Grammatico, Presidente Legambiente Liguria.
AGGIORNAMENTO
Legambiente replica al Presidente Toti sulla assegnazione della Bandiera nera
“Leggiamo sulla stampa la frettolosa risposta del Presidente Toti all’assegnazione della bandiera nera della Goletta Verde alla Regione Liguria per la mancata istituzione del Parco Nazionale di Portofino e per le politiche di tutela delle aree protette, in occasione della manifestazione di ieri a Camogli. Si legge che la Regione ha compiuto ‘passi da gigante’ sul fronte ambientale, peccato che siano stati fatti solo passi indietro sull’istituzione del Parco Nazionale – dichiara Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria. In particolare, al Presidente sembra poco chiaro il ruolo della Regione nel percorso di istituzione del Parco Nazionale, ruolo che dovrebbe fungere da catalizzatore e coordinamento tra il Ministero, i Sindaci e le associazioni del territorio e dove invece latita da anni. Siamo convinti che il Parco Nazionale sia l’unico strumento per far fare un salto in avanti al turismo sostenibile, alla protezione ambientale e alle attività economiche, generando nuovi posti di lavoro qualificati soprattutto per le giovani generazioni. Inoltre, nonostante le nostre precise e circostanziate motivazioni – continua Grammatico – il Presidente Toti confonde le concessioni per le ricerche minerarie del levante ligure con quelle per il titanio nel comprensorio del Beigua, rilasciate proprio dalla Regione Liguria con l’atto n.1211-2021 del 26/02/21 Prot NP-2021-69067 e che nulla hanno a che vedere con le concessioni governative, come dichiarato. Ha ragione quando afferma che i territori debbano essere ascoltati, allora non eluda l’impegno assunto dai suoi assessori, per fare entrare il Comune di Urbe nel Parco del Beigua”.