Goletta dei laghi

“Sul lago di Como persistono criticità che richiedono particolare attenzione”

Notizie non buone per il Lago di Como e per la qualità delle sue acque. Su 11 punti campionati sulle sponde del lago di Como (quattro nel comune di Como e sette in quello di Lecco), sette hanno concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali ben al di sopra dei limiti di legge.

Il dettaglio. A essere risultati fortemente inquinati sulla sponda comasca sono le foci del torrente Cosia, nei pressi del Tempio Voltiano, e quella del torrente Albano a Dongo, mentre per il versante lecchese del lago, ben oltre i limiti consentiti dalla legge sono le foci del torrente Inganna a Colico, quella del torrente Esino a Perledo, la foce del torrente Meria a Mandello del Lario, del torrente Caldone e in ultimo, la foce del torrente Gallavesa. Le quattro foci risultate nei limiti sono invece, le foci del torrente Telo ad Argegno e quella del torrente Breggia a Cernobbio, entrambe in provincia di Como, mentre le foci del torrente Valle dei Mulini a Bellano e la foce del rio Varrone a Dervio sulla sponda lecchese. 

Campionamento presso la foce del torrente Albano

Rispetto al 2023, i punti con concentrazioni al di sopra dei limiti di legge sono aumentati: solo tre dei punti campionati (foci torrente Cosia, torrente Albano e Meria) confermano alte concentrazioni microbiologiche, mentre i rimanenti quattro, ossia le foci dei torrenti Inganna, Esino, Caldone e Gallavesa nel lecchese erano risultati, lo scorso anno, tutti a norma. Per quanto riguarda la segnaletica relativa al divieto di balneazione, i volontari e le volontarie di Legambiente ne hanno notato la presenza solo presso la foce del torrente Cosia, sulla sponda comasca. 

I risultati del monitoraggio sul Lario sono stati presentati in conferenza stampa dal portavoce di Goletta dei Laghi, Emilio Bianco che ha commentato così i dati: Sul lago di Como continueremo a insistere con i monitoraggi, perché sul bacino lacustre persistono alcune criticità che riscontriamo da anni e che, al di là dell’eccezionale momento metereologico che continua a interessare il Nord Italia, richiedono particolare attenzione”.  

Conferenza stampa di presentazione dei risultati sul lago di Como (Lario)

All’incontro organizzato a Bellano (LC) hanno partecipato: Barbara Meggetto – presidente Legambiente Lombardia, Costanza Panella – presidente Circolo Legambiente Bellano (LC), Enzo Tiso presidente Circolo Legambiente Como e Diletta Negri – circolo Legambiente Lecco. La dichiarazione dei circoli di Legambiente. “Purtroppo, dobbiamo constatare che poco è cambiato rispetto alle criticità evidenziate negli anni precedenti dalle analisi di Goletta dei Laghi – dichiarano i Circoli Legambiente di Bellano e Lecco (LC) e di Como. Una fotografia che, a fasi alterne, si ripresenta puntuale soprattutto nei punti dove, ancora oggi non sono state messe in atto azioni per potenziare le reti fognarie, i collettori o il recapito finale ai depuratori. Periodi di forte siccità o, al contrario, di piogge intense pongono un interrogativo ancora più stringente rispetto agli investimenti che ancora mancano e a quelli fatti finora. Emblematiche continuano a essere le situazioni della città di Como con il torrente Cosia, ricettacolo di scarichi non controllati, del torrente Caldone a Lecco che riceve, evidentemente, reflui non collettati. Chiediamo di accelerare i controlli e i conseguenti interventi sulle fognature, per evitare di alimentare l’inquinamento del lago già messo sotto pressione da navigazione, cementificazione e pressione turistica”. 

 

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