Goletta dei laghi

Como, il monitoraggio di Goletta dei Laghi 2022 sul Lario

Legambiente: “La ridotta portata di acqua mette in evidenza l’apporto di scarichi ancora scarsamente o per nulla depurati. Verificare seriamente e una volta per tutte i vari contributi alla contaminazione microbiologica. Siccità, Lago Lario è al minimo storico e conserva solo il 5% della sua capacità di invaso” 

Due punti su quattro “fortemente inquinati”: questo il bilancio dei campionamenti eseguiti da un team di tecnici e volontari di Legambiente sulla sponda comasca del Lario nell’ambito di Goletta dei Laghi 2022, la campagna estiva dell’associazione ambientalista in difesa delle acque dei bacini lacustri italiani.

Nel mirino, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.

I risultati delle analisi microbiologiche effettuate sui campioni prelevati nei giorni scorsi sono stati resi noti questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi presso la Camera di Commercio di Como: intervenute Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi; Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia ed Enzo Tiso, presidente del Circolo di Legambiente Como.

 

 

Nel dettaglio, i due punti risultati “fortemente inquinati” sono stati campionati presso la foce del torrente Cosia – che anche nei due anni precedenti presentava il medesimo livello di criticità – e presso la foce del Torrente Albano, nel 2020 e 2021 risultato invece entro i limiti di legge. Entro i limiti di legge, infine, sono risultati gli altri due punti campionati presso la foce del torrente Telo e la foce del torrente Breggia.

Si ritorna a trovare inquinata la foce del torrente Albano a Dongo. Evidentemente la ridotta portata di acqua mette in evidenza l’apporto di scarichi ancora scarsamente o per nulla depurati, nonostante gli importanti interventi di ammodernamento fognario in corso in Alto Lario a cura del nuovo gestore Como Acqua – dichiara Enzo Tisopresidente del Circolo di Legambiente Como – Questo fortunatamente non avviene alla foce del Telo ad Argegno e del Breggia a Cernobbio, dove le concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali si mantengono al di sotto dei limiti di legge. L’inquinamento alla foce del Cosia a Como, ai Giardini a Lago, si rivela purtroppo una costante negli ultimi anni. Occorre una volta per tutte monitorare seriamente i vari tratti del torrente per quantificare i diversi contributi alla presenza di contaminazione microbiologica. Parallelamente, è fondamentale continuare a mantenere adeguatamente informata la cittadinanza sui possibili rischi di contatto con contaminanti di origine fognaria”. 

 La situazione siccità in rapporto al Lario. Il Lago Lario è al minimo storico del periodo per quanto riguarda il livello dell’acqua e conserva solo il 5% della sua capacità di invaso. Nel bacino del Lario in questo momento gli invasi montani stanno trattenendo quasi 200 milioni di mc di acqua, mentre il Lario stesso dispone appena di 13 milioni di mc di acqua nel suo invaso regolato. 

La Goletta dei Laghi è stata anche l’occasione per presentare il progetto LAKE COMO GREEN che intende promuovere modelli di transizione ecologica in ambito turistico, culturale e sociale in altri contesti territoriali, attraverso strategie di coinvolgimento delle realtà locali che vivono in un contesto caratterizzato da un forte impatto antropico. Il progetto è nato in risposta al Bando di Fondazione Cariplo “Effetto ECO”, vede la partecipazione di Legambiente Lombardia, Mondovisione Società Cooperativa Onlus e del Centro di didattica ambientale Proteus, ed è cofinanziato dalla Camera di Commercio di Como e Lecco.

GOLETTA DEI LAGHI 2022Scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque sono, ancora una volta, temi al centro di Goletta dei Laghi, che da 17 anni monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani e ne denuncia le criticità, promuovendo al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.  

Partner di Goletta dei Laghi 2022 sono il CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner è il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.

Il CONOUConsorzio Nazionale Oli Usati, rinnova ancora la sua storica partnership per la campagna estiva di Legambiente. Da 39 anni il Consorzio è protagonista dell’economia circolare italiana assicurando la raccolta e l’avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. Grazie alla filiera del Consorzio questo rifiuto si trasforma in una preziosa risorsa tornando a nuova vita: oltre il 98% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Lombardia 40.401 tonnellate di olio usato.

“Le emergenze ambientali attuali ci impongono di intervenire con la massima urgenza a tutela degli ecosistemi naturali, a partire dal mare e dai laghi. Il CONOU lo fa da quasi quarant’anni, raccogliendo e rigenerando tutto l’olio lubrificante usato prodotto in Italia: un lavoro che garantisce il pieno recupero di un rifiuto pericoloso che diventa nuova risorsa per l’ambiente e l’economia”, spiega il Presidente del CONOU, Riccardo Piunti. “In questa fase di ripresa così delicata siamo chiamati a dare una risposta netta alle crescenti minacce del climate change. Il Consorzio dimostra che l’economia circolare può essere una risposta efficace per vincere queste sfide epocali”.

Da Nord a Sud, sono 12 le regioni toccate dalla campagna di Legambiente che, anche in questa edizione, si avvale della collaborazione di centinaia di volontarie e volontari sui territori, dediti al campionamento delle acque: un’incredibile operazione di citizen science per capillarità ed estensione, cui si accompagnano progetti e iniziative in loco che coinvolgono la cittadinanza, finalizzati a non abbassare la guardia sulla qualità dei laghi e sugli abusi che ne minacciano e deturpano le rive.  

In particolare, ormai da diversi anni, la campagna di Legambiente è occasione per tornare sul tema delle microplastiche nelle acque interne, con i laghi di Garda, Bracciano e Trasimeno al centro del progetto LIFE Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.

Novità del 2022, LIFE Blue Lakes estende la sua azione a tutti i bacini lacustri interessati da Goletta, proponendo un Manifesto dei Laghi che ogni amministrazione locale potrà sottoscrivere. Il documento elenca obiettivi specifici riferiti agli ambiti strategici verso cui indirizzare gli impegni:

  • UNIONE E COORDINAMENTO: il Manifesto del Lago come opportunità per coordinare i processi di gestione;
  • SENSIBILIZZAZIONE: ovvero il Manifesto del Lago come strumento di informazione e prevenzione;
  • 3R: ovvero migliorare la Riduzione, il Riutilizzo e il corretto Riciclo dei rifiuti
  • PARADIGMA: per sostenere il cambio di paradigma nell’utilizzo della plastica;
  • CONOSCENZA: il Manifesto del Lago quale strumento per completare la conoscenza riguardo le microplastiche.

In più, Goletta dei Laghi 2022 si configura quale importante cornice per ribadire la necessità di una gestione equa, razionale e sostenibile della risorsa idrica, di fronte alla scarsità d’acqua che non risparmia i bacini lacustri italiani già sottoposti a eccessive captazioni, mancata o cattiva depurazione: una siccità inasprita dagli effetti sempre più evidenti della crisi climatica.

In programma, in diverse delle località attraversate da Goletta dei Laghi, i Lake Days, momenti di cittadinanza attiva sul lago con il coinvolgimento di volontari, cittadini, associazioni e amministratori per condividere un’esperienza concreta volta alla tutela e alla valorizzazione del lago.

Sempre attivo, durante tutta la campagna, il servizio SOS Goletta, attraverso cui i cittadini possono segnalare a Legambiente chiazze o inquinamento sospetto di laghi, mari e fiumi e permettere all’associazione ambientalista di coinvolgere le autorità competenti per intervenire tempestivamente.

I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE EFFETTUATE SULLA SPONDA COMASCA DEL LAGO LARIO

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