Goletta dei laghi

Entrambi entro i limiti di legge i due punti monitorati nelle acque del lago di Occhito

Sono stati due i punti monitorati quest’anno dalla Goletta nelle acque del Lago di Occhito e sottoposti ad analisi microbiologiche. Tutti e due sono risultati nei limiti di legge. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.

È questa in sintesi la fotografia scattata nella tappa molisana lungo le sponde del Lago di Occhito da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani. I risultati sono stati presentati all’interno di una conferenze stampa a cui hanno partecipato la Presidente di Legambiente Molise, Manuela Cardarelli; la Presidente Circolo Fortore, Federica D’Amico e il sindaco di Pietracatella, Antonio Tommasone.

“Dato la buona riuscita dello scorso anno, la seconda edizione di Goletta dei Laghi molisana è stata riorganizzata sul Lago dell’Occhito – dichiara Manuela Cardarelli,  Presidente di Legambiente Molise -. Un invaso artificiale di notevole importanza considerando che non solo è il più grande in Molise ma anche perché è confine naturale tra le due regioni (Molise e Puglia). Anche quest’anno la buona qualità delle acque è sinonimo di sviluppo dello stesso in termini turistici, ambientali ed economici.La tutela dell’invaso è sotto l’occhio di tutti i comuni confinanti e ne è prova il contratto di lago sottoscritto prima dell’era covid.  I due punti campionati questo anno sono stati studiati in modo da analizzare due punti diversi. Il primo, dove sono collocati i due depuratori di Macchia Valfortore e Pietracatella, l’altro Fosso Giuriaci è, per le sue caratteristiche geomorfologiche, volto allo sviluppo turistico dell’invaso”

Goletta dei Laghi è stata anche l’occasione per lanciare l’idea di progetto “La Via del Vento”, che si basa sulla realizzazione di un percorso ciclabile che avrà come filo conduttore la presenza, nel territorio del Fortore Molisano di riferimento, degli impianti eolici di proprietà di ERG e di Enel Green Power. Per mezzo di un percorso misto si vogliono valorizzare alcune strade provinciali, tratturi e tratturelli, che costeggiano tali impianti tramite il cicloturismo ed il cicloturismo elettrico in MTB. Il percorso turistico che si intende sviluppare si articolerà sui crinali interni dei comuni di Pietracatella, Sant’Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Monacilioni e Campolieto 

“Il progetto del cicloturismo – dichiara il presidente del Circolo Fortore Occhito, Federica D’Amico – nasce dalla volontà di proporre un nuovo approccio al tema delle fonti rinnovabili, eolico in particolare, che spesso vengono viste prettamente come un intervento di devastazione del territorio, e non come un alleato fondamentale alla lotta ai cambiamenti climatici””.

Partner principali della campagna, anche per il 2021, sono il CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, che grazie alla raccolta e rigenerazione di un rifiuto pericoloso ha consentito all’Italia di diventare una realtà di eccellenza in Europa nel settore dell’economia circolare, Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.

Anche quest’anno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati è main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo dal 1984 anni, il CONOU garantisce la raccolta e l’avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L’olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa perché grazie alla filiera del Consorzio, può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 98,8% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. Un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa. “La difesa dell’ambiente e in particolare del mare e dei laghi rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, spiega il Presidente del CONOU, Riccardo Piunti. “Il Consorzio, paradigma di circolarità, dovrà continuare a fornire il massimo contributo possibile verso gli obiettivi di economia circolare, che resta il pilastro fondamentale della battaglia per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali del Pianeta e quindi contrastare il cambiamento climatico”.

I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SVOLTE SUL LAGO DI OCCHITO

Due i punti monitorati quest’anno sul lago, nel comune di Macchia Valfortore (CB), entrambi risultati entro i limiti alle analisi microbiologiche. Il prelievo effettuato presso il Fosso Giuriachi ha confermato lo stesso risultato dello scorso anno, mentre è nuovo il punto individuato presso il Quadrivio, in contrada Stradella.

I prelievi e le analisi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando laboratori certificati sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).  
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml
FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. Il monitoraggio delle acque del Lago di Occhito è stato eseguito lo scorso  14 luglio.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

Ringraziamo il Laboratorio Analisi Niro di Campobasso, laboratorio accreditato per questo tipo di indagini, che con grande entusiasmo ha sposato anche quest’anno, in maniera del tutto gratuita, il nostro progetto di monitoraggio delle acque mettendo a disposizione i suoi tecnici e il laboratorio per le analisi microbiologiche.

Goletta dei Laghi è anche l’occasione per tornare sul tema delle microplastiche nelle acque interne. In particolare, i  laghi Garda, Trasimeno e Bracciano sono al centro del progetto  Life Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.

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